Eccoci nella carciofaia. Questo è il momento di raccogliere i capolini dei carciofi: sono ancora verdi e ben chiusi, ma già abbastanza grossi.
Se li lasciassimo sulla pianta prenderebbero un colore rosso e comincerebbero ad aprirsi, diventando infiorescenze bellissime, ma non più commestibili. Siamo dunque costretti a scegliere tra la gastronomia e l’estetica. In questo caso specifico, personalmente non ho dubbi.
Come raccogliere i carciofi
Per raccoglierli, faccio in questo modo: taglio le teste insieme a circa 20 centimetri di gambo, utilizzando un coltello affilato o una cesoia. Il prossimo inverno, quando le foglie saranno ingiallite, taglierò il gambo principale all’altezza del terreno, prima di coprire con la paglia il terreno intorno alla pianta, per proteggerla dal freddo, che il carciofo teme molto. Lascerò invece i polloni, che serviranno per moltiplicare le piante.
Uno dei sistemi più diffusi per impiantare i carciofi, infatti, è quello tramite carducci o polloni. In primavera, asporto dalle vecchie piante tutti i polloni tranne un paio. Con quelli asportati si possono ottenere nuove piante: bisogna scegliere un luogo aperto (la coltivazione del carciofo richiede un certo spazio), in pieno sole e con un terreno ben drenato. Lavoro il terreno vangandolo bene e incorporando del letame e del fertilizzante. Poi prelevo i polloni, che devono essere alti almeno 25 centimetri e avere già un buon numero di radici e almeno 4 o 5 foglie ben sviluppate; quindi li trapianto nella loro nuova collocazione, a due a due, a 15 centimetri l’uno dall’altro e a 1 metro dal resto.
Faccio attenzione a mantenere il terreno al livello a cui era prima, e taglio via un quarto della loro parte superiore. A questo punto li irrigo bene perché possano attecchire. A febbraio, poi, concimerò sia le piante nuove che quelle vecchie.
Come conservare i carciofi raccolti
I carciofi sono un ortaggio molto delicato che richiede cure specifiche per mantenere la loro freschezza e sapore. Ecco alcuni consigli su come conservare i carciofi dopo la raccolta:
Refrigerazione: Conserva i carciofi in frigorifero. Prima di riporli, avvolgili in un panno umido o in una carta assorbente per mantenere l’umidità. Puoi conservarli interi o tagliati a metà, a seconda delle tue esigenze. I carciofi possono essere conservati in frigorifero per 3-4 giorni.
Conservazione in acqua: Puoi conservare i carciofi in acqua come se fossero dei fiori in un vaso. Taglia le estremità dei gambi dei carciofi e mettili in un bicchiere con acqua fredda. Copri il bicchiere con un sacchetto di plastica e conserva in frigorifero. I carciofi si manterranno freschi per un paio di giorni.
Congelamento: Puoi anche congelare i carciofi per conservarli a lungo termine. Dopo aver pulito e lavato i carciofi, tagliali a pezzetti e blanchiscili per 2-3 minuti in acqua bollente. Raffreddali subito in acqua fredda e poi asciugali bene. Riponi i carciofi in sacchetti per il congelatore e conservali nel congelatore. I carciofi possono essere conservati in questo modo per circa 8-12 mesi.
In generale, per mantenere la freschezza dei carciofi, è importante manipolarli con delicatezza, evitando di schiacciarli o romperli. Inoltre, cerca di consumarli il prima possibile dopo la raccolta, per assaporare al meglio il loro sapore e la loro consistenza croccante.
Articoli Simili
Il blog personale di Dante è diventato la sua piattaforma per condividere le sue esperienze e conoscenze con il mondo. Qui pubblica regolarmente guide dettagliate e utili su una vasta gamma di argomenti, dall'orto alla bellezza, passando per il fai da te e i lavori creativi.